Questo è il primo post dedicato alle “Azioni e alle Proposte” che vogliamo condividere con voi. Ci rifacciamo alla pagina guida a questo link la quale sarò il cartello per tutte le attività intellettuali e fisiche che intraprenderemo durante tutto il cammino.
Ciò che accadrà sarà sicuramente tutto da vedere. Partiamo almeno da punti certi, da quello che vogliamo, da quello che siamo e soprattutto, da ciò che ci spetta.
I punti somigliano a quello che oggi verrebbe definito “programma elettorale”, ma, non essendo le richieste compatibili con il concetto di politica, si tratta di punti programmatici che svilupperemo insieme, qualora vogliate parteciparvi.
I punti si suddividono in 3 categorie: punti a breve termine, punti a medio termine e punti a lungo termine.
I punti a breve termine rappresentano le “cose” che vogliamo subito e che possiamo, insieme, ottenere subito e visto che la mancanza di attuazione di questi punti mette a repentaglio ogni giorno la vita di donne, uomini e bambini, non c’è tempo da perdere.
I punti a medio termine rappresentano dei conseguimenti importanti e necessari per mettere le basi per un nuovo mondo. Rappresentano il lato più romantico se vogliamo e, nello stesso tempo, politico/diplomatico, dei punti programmatici descritti.
I punti a lungo termine, come vedremo, non sono destinati all’attuazione da parte di noi lettori, perchè è molto probabile che per allora non ci saremo, ma ci saranno i nostri figli e i nostri nipoti….
In questo post introdurremo, per la prima volta, la prima bozza dei punti a breve termine.
Punti a breve termine (i punti non sono elencati in ordine di importanza):
1- Unire tutti i movimenti civici d’Italia e informare i cittadini per istituire un referendum per abolire il debito pubblico italiano. Lo ha fatto l’Argentina, senza referendum, lo ha fatto l’Islanda con referendum, lo farà la Grecia e, molto probabilmente anche la Spagna. Non possiamo stare a guardare. Il debito pubblico non esiste, siamo noi che lo teniamo vivo riconoscendolo. Il debito è virtuale, generato da un sistema monetario del debito basato sul nulla, sulla carta stampata senza alcun fondamento. Sono S.p.A. che non possono vantare alcun diritto su di noi cittadini, senza il nostro permesso. Il debito, oltre a essere virtuale, non è stato generato da noi. Non lo vogliamo. Non intendiamo assolutamente “onorare” ciò che non ci spetta, soprattutto nei confronti di chi onore non ne ha mai avuto e mai ne avrà.
2- Reistituire la Lira, come nostra moneta e restituire la sovranità monetaria della Lira allo stato italiano e quindi al popolo italiano. Riapriamo la zecca di stato e annoveriamo il signoraggio bancario come reato di crimine contro l’umanità.
3- Riappropriamoci di tutto il nostro paese fisico (Italia e isole) compreso tutto ciò che esso contiene (beni, territori, monumenti, prodotti della terra). Chi ci ha espropriato dei NOSTRI beni lo ha fatto secondo un principio del debito e quindi, come spiegato dal punto 1, non ha i presupposti per rivendicare NULLA. In un famoso film Totò vendette la Fontata di Trevi a degli stranieri sprovveduti e ingenui. Bene, “la Fontana di Trevi” è NOSTRA… chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato… la prossima volta si faranno più furbi!
4- Le autostrade, chiamate strade a pedaggio, sono di nostra proprietà, secondo un decreto legge ben preciso, un accordo con i cittadini che è stato VIOLATO, i nostri genitori le hanno finite di pagare nei primi anni ’80. Perchè continuiamo a pagarle? Perchè sono state vendute a dei privati senza il NOSTRO consenso? SPROVVEDUTI E INGENUI… altra Fontana di Trevi. Le autostrade sono NOSTRE!!!
5- Nel corso degli anni, dal dopoguerra, è stata privatizzata la nostra salute. I progressi della scienza e della medicina sono stati congelati e insabbiati. Milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie che non dovrebbero avere e che non dipendono da nessun inquinamento, come vorrebbero farci credere, ma semplicemente da un sistema “della malattia” simile al sistema monetario del debito, ovvero creato ad hoc. Siamo affetti da scorbuto subclinico, ci fanno sopravvivere il più a lungo possibile, ma non sani, bensì in uno stato di “vita vincolata” alle industrie farmaceutiche. I nostri governanti, l’Europa, l’OMS, hanno venduto la nostra salute, quella dei nostri bambini, alle industrie del “controllo della vita e della morte”. La salute è privatizzata, RENDIAMOLA PUBBLICA!
Per maggiori informazioni continuate a leggere il nostro blog o scriveteci a blog@pensareliberi.com
Punti a medio termine: prossimamente
Punti a lungo termine: prossimamente
Per ora la prima bozza di punti programmatici è a disposizione di tutti. Verrà aggiornata e ampliata nelle prossime settimane, magari insieme a voi…
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2 giugno 2011 a 19:12
Ma se sono cose che si sanno da anni, come dimostrato nel post, perchè nessuno ha fatto mai niente?? I video postati sono di anni fa e i documenti sulla salute ancora più vecchi e sono di dominio pubblico!!! Allora, se le informazioni ci sono e le cose si sanno perchè non accade nulla????
Il cervello delle persone è in pappa, il coraggio è sparito….
Avete ragione voi, abbiamo i soliti manichini con cui possiamo ribellarci, un po’ come il cusciono del divano per i cani!!!
2 giugno 2011 a 19:35
“un po’ come il cusciono del divano per i cani” ahahahahah, bella questa 😉
15 ottobre 2011 a 11:53
cosa rispondereste ad una tale Giovanna, che sul sito style.it commenta la manifestazione così: “Spesso è gente che ha un pessimo rapporto col denaro e non sa assolutamente nulla di economia. Assurdo poi oggi come oggi l’idea di far saltare il SISTEMA ECONOMICO MONDIALE. Studiate lavorate, altro che storie!”
mi rivolgo a tutti quelli che leggono. sono inorridito da cotanta….non trovo le parole per definire il contenuto, la persona. mi aiutate?
2 giugno 2011 a 19:34
Leggere queste cose mi fa inca..re come una bestia! La storia delle autostrade non l’avevo mai letta, io la prendo tutti i giorni porca puttana. Ma come abbiamo fatto a ridurci così???
Dice bene la giornalista di Report: “MA COME ABBIAMO FATTO???”
2 giugno 2011 a 20:00
Secondo me il punto da cui partiere, sulla scia di quello che sta accadendo in Islanda e Grecia, è quello di istituire un referendum per abrogare il debito pubblico. In effetti è un debito che no esiste, ovvero è virtuale. Per questo punto e gli altri vi faccio i miei complimenti…
Saluti.
15 agosto 2011 a 14:34
ci sono !