Sono l’ex imprenditore Luigi Orsino, dimenticato dallo Stato, ma non dalla camorra, con le mie denuncie pensavo di aver fatto il mio dovere civico, di aver favorito la giustizia, ma soprattutto, di aver favorito i miei colleghi imprenditori dimostrando loro che ci si poteva opporre alla criminalità e continuare a vivere, anche grazie all’egida protettrice delle istituzioni.
Sono stato un grande ingenuo, allo Stato interessa solo fare interventi di facciata, far credere di essere dalla parte della legalità quando invece della legalità non importa niente a nessuno di coloro che gestiscono il potere. La legalità non porta moneta, i potenti sono sempre in cerca di benefici personali e di denaro, unico loro Dio.
In questa sede voglio ringraziare chi realmente ha fatto molto o poco per me , ma comunque ha fatto qualcosa.
Ringrazio la Federconsumatori/Federcontribuenti nelle persone del Dott. Finocchiaro, della Dottoressa Lemma e dell’Avvocato Forcellino, il loro intervento è stato determinante per fermare l’Ufficiale Giudiziario ed ottenere un rinvio, in extremis, di 30 giorni.
Ringrazio il centro antiracket/antiusura di Portici nella persona del suo presidente Sergio Vigilante.
Ringrazio il Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Capasso, che dopo qualche tentennamento d’obbligo per un politico, ha finalmente sposato la mia causa e si è fatto tramite presso la Provincia affinché fosse deliberato un piccolo contributo in mio favore.
Un contributo insufficiente per la soluzione di qualsiasi problematica, ma pur sempre una base di partenza. Tale contributo ho chiesto fosse affidato e gestito, per mio conto, dal centro antiracket.
Ringrazio il Parroco della locale Chiesa, Padre Enzo, per l’aiuto giornaliero che mi consente di sopravvivere. Solo grazie ai suoi aiuti alimentari la mia famiglia riesce a sfamarsi.
Credo di aver assolto all’obbligo giusto e onorevole di ringraziare chi mi ha teso una mano.
Ora mi si chiede di essere più cauto. Molto più cauto, nel muovere le mie accuse, dovrei essere meno deciso ad indicare chi è stato partecipe della mia rovina, dovrei tacere sulle ingiustizie patite, dovrei fingere accondiscendenza e chinare il capo, in segno di sottomissione, davanti ai potenti, dovrei ringraziare i Giudici che mi hanno trascinato nel limbo dei dimenticati, dovrei ringraziare i poteri dello Stato, le istituzioni e loro rappresentanti per essere stati indifferenti alle grida di dolore che si levavano dalla mia famiglia. Dovrei rinnegare tutto ciò in cui ho creduto fino ad oggi, abbandonare la forza di volontà che mi ha permesso di oppormi prima alla camorra e poi ai poteri inquinati di uno Stato iniquo. No! Non posso farlo, oggi la lotta è la mia unica ragione di vita, vivo per lottare e non lotto più per vivere. Non accetterò mai il ricatto: “ Finché parli male delle istituzioni sarai solo”, non lo accetto perché anche se sbagliassi a lamentarmi è con i fatti che dovrebbero dimostrarmelo e non con frasi appena sussurrate o accenni oscuri a ritorsioni. Se qualcuno si sente offeso dalle mie accuse può denunciarmi e ne risponderò nelle sedi opportune.
Non posso e mi rifiuto categoricamente di ringraziare, per aggraziarmi, chi in tutti questi anni mi ha gratificato solo di calci in faccia.
Finirò in mezzo ad una strada, diventerò un senza tetto, morirò d’inedia, forse, ma la mia dignità di uomo sarà salva.
Luigi Orsino - imprenditore distrutto dalla camorra e dalla giustizia.
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24 ottobre 2011 a 12:34
Certo hai un bel coraggio, ma onestamente ti dico che quando si ha una famiglia bisogna farsi bene i conti, il coraggio sta anche nel saper sacrificarsi ad una scelta che non faresti, ma dovuta per la tua famiglia. Scegliere in base al bene della famiglia è sempre un atto di grande dignità. Non voglio giudicarti, mi rendo conto e non sono tanto presuntuosa dal non sapere che dire cosa è meglio e cosa non lo è quando si parla dall’esterno è molto facile.
Un caro saluto a te e alla tua famiglia.
24 ottobre 2011 a 13:51
Ho letto la tua storia, sono tanti e gravi i torti che lei e la sua famiglia avete subito, le auguro di trovare la serenità che meritate.