Sta facendo molto discutere in queste ore il caso di una bambina che dall’età di 4 anni è stata violentata da un uomo, ora 67enne, in complicità con la madre per dieci lunghissimi anni.
Doppio orrore a Messina, violenta bimba per anni poi scopre che è sua figlia.
Conoscendo la storia, i fatti, nel leggere quel “Doppio orrore” si è portati a pensare che si stia parlando dei due mostri, artefici di queste torture a sfondo sessuale nei confronti di una bambina ed invece quel Doppio riguarda un insulso dettaglio genetico che fa molto telenovela in stile Beautiful, di conseguenza scalpore, lettori e ascolti.
Questa è la notizia così come viene riportata dai giornali nel caso migliore e più “completo”:
A Messina, un uomo di 67 anni, ha abusato sessualmente per più di dieci anni di una bambina ritenuta soltanto figlia della sua amante, ma durante il processo ha scoperto, dopo un esame del Dna, di essere il padre della piccola vittima delle violenze.
L’imputato è stato condannato dal gup a sei anni di reclusione per pedofilia. Era stato arrestato, come riporta la ‘Gazzetta del Sud’, ad aprile scorso dopo la denuncia della ragazza violentata da quando aveva 4 anni. Agli atti del processo vi sono le registrazioni degli incontri sessuali con l’indagato registrati con il telefono cellulare. L’uomo e la madre della bambina si incontravano in vari motel. E spesso la donna faceva assistere la figlia agli incontri con il suo amante.
Il grassetto in fondo alle ultime due frasi lo abbiamo ovviamente aggiunto noi.
Non solo non si fa accenno ad alcuna condanna nei confronti della madre, ma se non si legge attentamente l’articolo sino in fondo si rimane convinti che si tratti di un mostro solo. Aggiungiamo che anche nel caso in cui si legga l’articolo sino in fondo, questo modo, intellettualmente scorretto e malato, di dare il taglio alla notizia lascia comunque la percezione che il mostro sia uno solo. E’ scienza della comunicazione, altrimenti che scienza sarebbe?
Il fatto che l’uomo di 67 anni sia risultato il padre della bambina sinceramente è un dettaglio, come detto sopra, da masturbazione per pedofili incestuosi, ma il fatto che ci fossero due mostri all’opera, ovvero un padre e una madre consenziente, complice e con tutto ciò che ne consegue non è e non può essere un dettaglio, soprattutto per la Giustizia!
Cosa ha che non va la vicenda? Forse lo standard delle vendite prevede che le tirature aumentino solo nel caso in cui si denunci “il mostro” al singolare? Il mostro di Firenze, “Il mostro” di Benigni… insomma funziona meglio la cosa?!
Possiamo capire che le notizie di carattere politico, da parte di giornalisti venduti (nati già comprati in verità), siano faziose, di parte e che omettano fatti importanti per portare acqua al proprio mulino, ma da qui al verificarsi di una così grave deformazione professionale a tal punto da tagliare completamente fuori dalla scena un mostro ce ne passa… di decenza!
Il fatto grave e su cui concentrarsi è rappresentato dalla violenza sulla bambina, il resto in confronto perde di importanza, ma questo non significa deformare i fatti, nè stravolgerli, ometterli, nè tantomeno riportarli senza una minima cognizione di causa.
Cosi come la stampa a quanto pare anche la Magistratura non ritiene che si debba condannare una madre che faceva assistere la figlia agli incontri sessuali con il suo amante. Ha a che fare con l’emancipazione? O cosa?! Vogliamo capire. Quale è la concezione di “violenza sui bambini” che hanno queste “specie” di magistrati, di giornalisti, di persone? Quante mamme sane di mente, leggendo l’articolo, hanno avuto un sussulto di ulteriore terrore proprio nel leggere le ultime righe sul “dettaglio” riguardante la madre della bambina?
In rete, sui giornali e in TV si parla soltanto del mostro 67enne di Messina che scopre, a seguito di verifica del DNA, che la vittima era sua figlia… non perdete la prossima puntata… la madre scoprirà di essere la sorella del marito… e la bambina lo sapeva… come è che dice Beppe Grillo?
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18 novembre 2011 a 21:16
Questa notizia mia ha letteralmente scioccata. L’essere di 67 anni coinvolto in questo incubo mi fa schifo e ribrezzo. “Ma se proprio si vuol far passare la notizia con un solo mostro”, stiamo parlando esclusivamente e sicuramente di quella donnaccia che sembra essere la mamma della bambina. Dico sembra la mamma, perchè certo una madre non fa di queste mostruosità.
Un caro abbraccio a te piccolina, da una mamma che avrebbe voluto proteggerti così che non ti accadesse niente di brutto.