Ci siamo spesso occupati di cancro dal punto di vista scientifico e delle varie implicazioni con la politica e l’economia, soprattutto per quel che riguarda le finanze delle industrie farmaceutiche. E’ quantomeno doveroso parlarne in un mondo dove una persona su tre è destinata ad ammalarsi di tumore nella vita e in alcune regioni del sud Italia come la Basilicata si registrano percentuali maggiori, ben del 50%, ovvero una persona su due.
Cosa c’è dietro questa incidenza dieci volte superiore rispetto a qualche decennio fa? Inquinamento? Stile di vita? O qualcosa di più profondo che unisce vari fattori? C’è o no lo zampino delle industrie farmaceutiche? A queste e ad altre domande si può cercare di rispondere come abbiamo fatto fino ad ora, quindi studiando e ricercando. Ma si può fare di più, soprattutto ascoltando chi ha attraversato “la terra di mezzo” e ne è tornato indietro, deciso e impegnato a contribuire per cambiare le cose.
I più attenti e interessati avranno già sentito nominare Rosa Mannetta (abbiamo anche dedicato un suo editoriale sulla rubrica settimanale ORA PARLO IO: Malati di cancro, abbandonati da tutti, mobbing e ironia sul lavoro) e non diremo altro al suo riguardo perché da oggi avremo tutti modo di ascoltare, attraverso la sua esperienza, una realtà che troppo spesso è affrontata o con semplicismo vittoriano/accademico o con approccio esasperato/complottista.
Verità sul cancro – Rosa Mannetta
Il mio impegno è tentare di approfondire il livello di solidarietà e di sensibilità verso il malato di tumore in follow-up, il sopravvissuto.
Nel nostro Paese ci sono regioni in cui ci si ammala con frequenza inaudita. Perchè?
Per esempio, in Campania con i rifiuti che vengono raccolti al rallentatore, i cittadini sono esposti ad un rischio notevole. Io mi sono ammalata respirando “diossina”, perchè magari sono passata vicino ad un cassonetto a cui era stato dato fuoco. Non ho prove certe, ma ho fatto il test genetico e non sono portatrice di nessuna patologia neoplastica.
E allora?
L’inquinamento ambientale….mi ha cambiato la vita. Secondo Seneca, “Ci appartiene il tempo presente” e noi abbiamo il diritto di vivere con consapevolezza l’esistenza, aprendoci al mondo. In fondo, chiudersi è come subire la sconfitta del proprio animo. Occorre superare il male oscuro che può sempre aggredirci. Io ci sto provando….
Rosa Mannetta
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27 novembre 2011 a 11:35
Cara Barbara,
oggi leggo su una rivista online riguardo l’argomento. Vengono riportate le seguenti frasi “Al di là delle provocazioni, ci si augura che il nuovo governo e il nuovo ministro portino il nostro Paese all’altezza degli altri pesi europei. I radicali hanno scelto un modo eclatante per sottolineare questo problema che riguarda la vita quotidiana e la sofferenza delle donne.” Non metto il link perchè sarebbe una immeritata pubblicità.
Quando si parla di “essere all’altezza degli altri paesi” cosa significa? Perchè invece non ci si preoccupa di estendere un dibattito serio come tu stessa denunci? Perchè non ci impegniamo affinchè venga data una corretta informazione a tutte le donne invece di manipolarne le vite attraverso il silenzio scientifico e tramite il baccano del marketing?
Non sono una tua collega, ma mi accodo alle tue sacrosante domande.
Complimenti
Liliana
24 maggio 2012 a 17:37
Non posso fare altro che esprimere tutta la mia solidarieta.Non ho mai creduto in un mondo migliore ma sempre sperato perche’ credo tanto nell’amore e poco nell’ipocrisia.
ROMUALDO