La crisi economica ha reso le menti pigre e indifferenti. Secondo Platone “il dovere e l’intenzione sono i principi dell’azione umana” ed io ripropongo la domanda: “Gli italiani dove vivono?”.
Pier Paolo Pasolini, anni fa scrisse che “una enorme parte degli italiani della classe dirigente sono moralmente degli atrofizzati”. Questa sua affermazione è valida, attuale e attinente a questo periodo storico.
Tutti noi stiamo accettando con passività le direttive europee della Germania e della Francia, che ordinano misure impopolari che il governo tecnico fa approvare dal Parlamento. E per noi va bene.
La Corte Internazionale di giustizia dell’Aja ha negato il diritto al risarcimento delle vittime delle stragi naziste. Questa immunità giudiziaria di Berlino per stragi come Marzabotto in cui furono uccisi 700 civili, le Fosse Ardeatine le cui vittime furono 335 (ed altre), risulta inspiegabile. E per noi va bene.
Le poltrone sono occupate da esponenti di vari partiti il cui scopo è quello di innestare un sistema di clientelismo con persone di fiducia. Il principio è “chi procura soldi, decide chi deve comandare” e la gestione è riferita sempre alla lotta storica poltrona-potere-danaro. E per noi va bene.
Io mi chiedo se un popolo come il nostro, possa avere dignità. La dignità è rispettabilità, è decoro e noi come possiamo definirci? Non ho idea. Il nostro J.P. Sartre ha detto che “essere liberi vuol dire essere responsabili delle proprie azioni”. E noi siamo liberi in questo senso? Mi cascano le braccia… ho repulsione.
Risalire
Cado come foglia sbattuta dalla tempesta. Mi rialzo, cado ancora. Voglio risalire. L’impegno, il desiderio, l’ardore mi lanciano sul pendio ripido….Rosa Mannetta
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16 febbraio 2012 a 19:45
VERITAS VOS LIBERABIT (la verità vi renderà liberi). Il nostro compito è concentrare l’attenzione sui gravi problemi ed ancor più gravi ingiustizie che abbiamo a patire. Non credano i signori del potere che questo sia il loro paese di bengodi, la corda troppo tesa si spezzerà. Gli italiani sopportano molto, ma alla fine anche il cane più macilento e mansueto, stretto all’angolo tira morsi. Stiano attenti che i morsi arrivano quando meno te l’aspetti.
Brava Rosa, bell’editoriale.
16 febbraio 2012 a 20:21
Grazie, Luigi. Tutti noi siamo attenti ad analizzare gli eventi di questi giorni. Noi della redazione ci impegniamo per informare senza condizionamenti esterni. Io ringrazio tutti i colleghi per la comprensione umana, solidale e collaborativa.
17 febbraio 2012 a 11:07
Cari lettori, voglio ringraziarvi per come mi leggete e per come mi seguite. Vi stimo per il fatto che siete dei lettori assidui. Un saluto.
Rosa
17 febbraio 2012 a 11:53
Articolo che condivido pienamente (poesia stupenda).
Io credo che la nostra societa’ negli ultimi anni abbia avuto un decadimento morale impressionante; l’indifferenza e’ diventata la normalita’,i cattivi sono diventati i buoni,il male e’ diventato il bene,il peccato non esiste piu,tutto e’ lecito. I servi politici,i padroni banchieri dominano il mondo,il denaro e’ il nuovo Dio,le banche le nuove chiese,i banchieri i nuovi sacerdoti,i politici i nuovi chirichetti. Nell’indifferenza generale e’ nato il fascismo (che comunque leggi raziali a parte,non tutto era da buttare) e nell’indifferenza generale sta nascendo una nuova dittaura assoluta; la dittatura economica: il dittatore e’ la banca mondiale,il resto sono solo servi. Ma di una cosa, i governi, nella storia, hanno sempre avuto paura ; del popolo. I popoli,vuoi per la politica della paura delle societa’,vuoi per apatia ecc ecc, hanno sempre molta pazienza,ma non infinita. Esaspera un popolo per molto tempo e questo prima o dopo insorgera’. Quando coloro che stanno male superano di numero quelli che stanno bene,la rivoluzione e’ inevitabile.
Tutti raccogliamo cio’ che abbiamo seminato.
I dispensatori di iniquita se ne rammentino.
27 febbraio 2012 a 13:31
Giuseppe sirvce:@ giuseppeuChe dire? La pensiamo diversamente. Punto. Vedremo come sara’ recepita questa cosa dai cittadini e come faranno a conciliare questa posizione con le parole sulla legalita’. Cordialmente.