Nel nostro Paese succede di tutto e le gravi patologie vengono consapevolmente ignorate. Esistono luminari sedicenti che non vedono la lesione maligna e persistono nel somministrare cure non idonee. Come si può definire tutto ciò? Io ribadisco che non bisogna fare esperienza ed esperimenti sul malato oncologico. Ed in questi casi rientrano gli interessi economici di case farmaceutiche famose, di associazioni di ricerca, di medici senza scrupoli, di ciarlatani che non esitano a promettere guarigioni miracolose.
Ho ricevuto da alcuni lettori delle osservazioni negative perchè sono incisiva e racconto ciò che succede e ciò che consegue intorno alla parola “cancro”.
Una mia amica Rosanna B.,vuole divulgare la sua storia. Precedentemente, avevo già parlato di lei e della sua rabbia profonda.
Eccola: Rosanna dal 2009, aveva delle cisti che uno specialista aveva definito benigne e lei, tranquilla, non si era preoccupata più di tanto. Dopo alcuni mesi, provando dolore nel tastare queste ultime, fu indirizzata in un centro diagnostico della regione Campania e un luminare, visitandola, le assicurò che le stesse cisti erano benigne.
Non contenta, prenotò una visita in un ospedale della sua regione di provenienza, la Basilicata. E là, tra vari accertamenti, risultò il carcinoma mammario, con vari linfonodi coinvolti.
Lei fu messa in lista d’attesa, operata e poi indirizzata con urgenza verso le varie terapie.
Lei non è stata informata in modo corretto delle cure che doveva affrontare.
Perchè ogni volta che chiedeva qualcosa nessuno si ricordava di lei e doveva dire che “era la signora spaventata di avere un cancro”?
Perchè non hanno diagnosticato in modo repentino la neoplasia? Perchè tanto tempo?
A fronte di un’esperienza personale altrettanto forte e diretta, sospetto che si compiono discriminazioni tra pazienti, ogni medico cura i propri che conosce e poi si crea la lista di attesa per tutti gli altri. Una lista lunga e non si sa poi se viene rispettata l’urgenza del caso da curare, tra accertamenti diagnostici e prenotazioni da effettuare.
Dedico questi versi a quelli che mi stimano.
Rosa Mannetta
Il giorno
Il giorno, il sole, la brezza avvolgono il mio viso in questa palude di stanchezza che imprigiona il mio oltre l’anima, oltre l’essenza, oltre la vita. Rosa MannettaAltri articoli che ti potrebbero interessare:
28 febbraio 2012 a 13:33
altro che giuramento di IPPOCRATE
il sistema sanitario è quello del massimo profitto a scapito di chi non ha mezzi economici per curarsi.Anche per questo dobbiamo abbattere la filosofia che regge questo sistema.
la MMT serve anche per queste cose anzi sopratutto per esse
29 febbraio 2012 a 15:44
Si Rosanna divulga a tutti quelli che potrai e fai capire che in certe persone alberga quel sentimento cinico che non fa essere scrupolosa una persona.
Tu hai subito un danno non indifferente , ne andava di fatto che se non ti ostinavi a chiedere altri pareri ad altri medici saresti caduta nella rete degli assassini convenzionati.
Brava sei stata forte!!!!!
Sei veramente da ammirare…
Dimmi cosa posso fare io per te?
1 marzo 2012 a 08:44
Gentile Carla, grazie dell’interessamento verso Rosanna. Lei desidera solidarietà, come tutti quelli colpiti dalla patologia e che sono lasciati in una solitudine profonda.
2 marzo 2012 a 08:33
Cara Carla ho parlato con Rosanna e vuole il tuo aiuto. Se desideri, contattami in redazione e vedremo gli sviluppi della situazione. Rosa Mannetta
2 marzo 2012 a 16:04
Io mi metto a disposizione ma non ho grosse risorse, faccio quello che posso anche se devo dire che mi affligge sapere realtà disumane su vite che si potrebbero risparmiare.
Ache io subisco ingiustizie costantemente e vorrei anche io trovare voce per far si che tutto ciò non accada mai più.
3 marzo 2012 a 22:02
Comprendo la situazione vissuta da Rosanna e le sono moralmente vicina.
Racconto la mia esperienza: nei miei periodici controlli preventivi (iniziati presto per il precedente caso materno) ho potuto riscontrare atteggiamenti opposti, dall’eccessivo allarmismo con consigli di intensificare la frequenza dei controlli da annuali a semestrali, pur avendo riscontrato una benigna mastopatia fibrocistica, da effettuare privatamente perché non previsti con questa frequenza se non nei casi di patologia maligna conclamata, alla superficialità e derisione per la mia insistenza ad effettuare un ago aspirato per eliminare ogni dubbio presso altra struttura ospedaliera (che ho potuto ottenere, dopo mia forte insistenza, pagando con il sistema dell’intramoenia).
Ho chiesto a questi ultimi specialisti il perché di valutazioni e conseguenti scelte così diverse in merito all’approfondimento degli accertamenti tra un ospedale e l’altro e mi è stato risposto che appartenevano a differenti “scuole di pensiero”…….
Insinuati i dubbi è difficile vivere serenamente senza avere risposte certe: posizioni così differenti da parte di vari senologi (che dovrebbero seguire un cosiddetto protocollo nel consigliare gli accertamenti) creano grande confusione ed ansia nei pazienti, ovviamente disorientati ed in balia di se stessi nello scegliere a chi dare fiducia.
Il dubbio che il tutto, sia nel primo che nel secondo caso, sia dovuto prettamente a valutazioni di tipo economico (venalità e risparmio nella spesa pubblica) per me è diventato certezza.
4 marzo 2012 a 00:44
Da quello che ho capito io per essere una vera squadra per la prevenzione sarebbe andare in ospedali dove ti danno autonomamente referti clinici che sono confrontati da diverse figure e che ti danno una giusta diagnosi , invece se si parla di medici isolati tendono a valutare in base ai loro criteri,quindi se sono dei somari in materia devono blaterare qualcosa lasciando in confusione la paziente che rischia magari grosso perchè ha realmente qualcosa e se non si riscontra in tempi stretti si muore.
Ci sono tante troppe ingiustizie, in quanto non penso che tutti i medici sono dei veri luminari della scenza pertanto ci mettono a rischio perchè nessuno li controlla e li rivede.
Bisognerebbe avere più scrupolo di coscenza e autoanalizzarsi e prendere atto che bisogna sempre aprofondire la propria materia proprio come un professore farebbe a scuola per gli studenti.
5 marzo 2012 a 08:28
Carissime lettrici dopo i 40 anni, i controlli ogni 6 mesi, si devono fare. Io ogni 6 mesi facevo un’ecografia e una mammografia 1 volta all’anno: tutto ciò mi ha salvato la vita. Nella mia città il reparto di senologia è il reparto migliore da nord a sud. Abbiamo un medico eccellente… Contattatemi se avete bisogno. Un altro centro di eccellenza è il Policlinico di Bari, dove ho mi hanno reimpiantato un dito tagliato di netto nella sedia a sdraio. Un saluto. Ps Non abbiate problemi, scrivetemi tramite la redazione. Rosa Mannetta.
5 marzo 2012 a 08:43
Scusate l’errore: ho scritto un “ho” che non serve nel periodo “mi hanno reimpiantato un dito”. Ho sbagliato a digitare. Perdonatemi. Rosa Mannetta