I fatti di Brindisi, i sospetti verso le organizzazioni terroristiche, la mafia o le varie mafie, l’azione criminale isolata e non, ci obbligano a riflettere.
La scuola è stata annientata, Melissa la ragazzina sorridente, è morta: la sua scomparsa ci ha causato dolore.
E le altre ragazze sopravvissute che dovranno lottare, affrontare ennesimi interventi chirurgici per ricominciare la quotidianità distrutta da un ordigno artigianale?
Mi rivolgo a coloro che hanno progettato questo crimine: ma voi sapete il valore della vita? Io lo so. Voi no. Suppongo che ci siano stati più complici a ideare la strage in quanto una sola persona non poteva trasportare le bombole di gas e nasconderle in un cassonetto.
Voi, chiunque voi siate, avete colpito il futuro che i giovani rappresentano per tutti noi. Forse è anche nostra la colpa: vi abbiamo dato la possibilità di agire come i predatori che nel silenzio della notte possono compiere le loro azioni. In primis, uso il plurale per dire che la colpa sia nostra, non posso escludere nessuno.
Se penso che oggi 1 minore su 4 è a rischio povertà, vale a dire vive in famiglie a basso reddito…e ciò è il dato più negativo degli ultimi 20 anni. Ed avverto tra la gente, il disagio, la paura del futuro, l’ansia di non farcela.
Dal dopoguerra ad oggi, la cementificazione delle menti di alcuni politici ci ha condotto verso la catastrofe. La politica in questo Paese ha sempre obbedito al clientelismo.
Baudelaire scriveva che “scopriamo un fascino nelle cose ripugnanti”.
P.P.Pasolini affermava che “l’uomo è sempre stato conformista. La caratteristica principale dell’uomo è quella di conformarsi a qualsiasi tipo di potere”.
Questo suo pensiero si ricollega al nostro vivere tra paura e rassegnazione. Tutti noi ci stiamo relegando nel conformismo assoluto. Ne sono avvilita.
La bomba
Le onde del tempo mi hanno trafitto. Il mio cuore straziato vaga nell’oblio. Quella bomba ha cancellato i sogni. L’esplosione ha infierito su quelle anime pronte alla vita. Una vita ora schiacciata, una vita che mi ha colpito,ma che amo.Rosa Mannetta
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1 giugno 2012 a 10:29
Il recente passato italiano è stracolmo di crimini abominevoli. Quasi tutti “delitti di stato” progettati e commessi per orientare l’opinione pubblica in un verso o in un altro. Insomma la vita umana usata per muovere l’ago della bilancia del contesto storico, uno svilimento intollerabile. Ancora più insopportabile quando a porre in essere sanguinosi piani eversivi non sono isolate bande di sedicenti “terroristi” ma organi dello Stato (servizi segreti ed altri) che di norma dovrebbere difendere la nostra vita e garantire la nostra sicurezza. Sono passati alcuni decenni da quei fatti ma nulla è cambiato. L’unica vera modifica è nei metodi, fino ad oggi, non più apertamente cruenti ma sicuramente pregni di una medesima carica distruttiva. Nel momento in cui gli italiani danno segnali di insofferenza verso la politica, ed i mafiosi che la gestiscono, essi vengono affamati, la loro dignità viene apertamente e sfacciatamente calpestata. Con arroganza il potere fa sentire il peso del pugno di ferro. Indubbiamente molti, di noi gente comune, saranno disposti ad accettare il ricatto pur di tornare ad una normalità, fatta di schiena prona ma anche di tranquillità. Altri non accetteranno il compromesso, altri vorranno riscuotere il prezzo degli insulti subiti, dei nostri simili spinti al suicidio, del dolore di chi è costretto ad ascoltare i propri figli chiedere pane e non poter fare nulla. Spero che, questa volta, gli italiani serbino il ricordo delle offese subite e ne chiedano ragione.
Luigi Orsino