Pasolini aveva il coraggio di scrivere:”Andreotti, Fanfani, Rumor e almeno una dozzina di altri potenti democristiani dovrebbero essere come Nixon, trascinati sul banco degli imputati…”.
E noi oggi, siamo liberi di esprimere affermazioni contro i politici del nostro tempo? No. Non siamo liberi e non possiamo farlo. Esiste un sottile codice che ci impone il silenzio. Odo e sento che si libra un invito a zittire i nostri pensieri, a renderci silenti come i viandanti sorpresi da una coltre di neve. E’ come se ci trovassimo aggrappati su un gommone grondante d’acqua e non avremmo la possibilità di essere soccorsi. E’ come se in un tunnel profondo, incespicando, potremmo avanzare a fatica. E’ come se in un deserto, il sole rovente ci rendesse assetati e in preda al delirio. E’ come se fossimo rinchiusi in una botola immersa in una giungla di cemento. E’ come se, in una piazza affollata, saremmo pervasi da un’improvvisa solitudine inondata da amici redivivi, da squali pronti ad aggredirci. Tutto ciò opprime il nostro animo.
Perchè accade? E’ quello che i potenti hanno sempre voluto da decenni: ci hanno imbavagliato senza che noi lo avremmo percepito. Sono pochi, coloro che lo segnalano…La perversione verso un popolo regala ad alcuni, il potere di manipolare le menti. La sottigliezza e la capacità di renderci inermi è stata fatale per noi. Chissà se qualcuno vorrà riflettere!!
Seneca diceva: “Non sarai mai felice se ti tormenterai che un altro è felice” ed è così. Noi se ci tormenteremo a credere che i potenti siano più felici di noi, non apprezzeremo mai nulla. La vita è un’opportunità che dobbiamo cogliere; la vita è una possibilità che non deve essere sprecata; la vita non è una forma di egoismo; la vita è un diritto.
Rosa Mannetta
22 aprile 2013 a 15:25
All the candy corn that was ever made was made in 1911.