La quotidianità è diventata un mostro alieno che non si può gestire. Ogni giorno i lorsignori litigano: chi vuole rottamare il residuo di personaggi di natura bolscevica, chi ripropone modelli di memoria alla “kruscev”, chi si dissocia, chi si scinde in nuovo gruppo, chi desidera rinnovare il palazzo….Ma cosa succede? I pirati in questo nostro Paese, dove vogliono giungere? Perchè non si inizia a ridurre il divario tra i ricchi, troppo ricchi e i poveri troppo poveri? La classe media va ad aumentare le fila dell’esercito dei poveri. Conosco persone che hanno perso il lavoro e sono colti signori di mezza età. Signori, ancora giovani, ma decrepiti per le leggi di mercato. E si creano altri poveri.
I giovani tra i 20 e i 29 anni, sono disoccupati e non hanno nessuna speranza. E si creano altri poveri e disperati. I lorsignori non immaginano che sono aumentati i reietti, che la maggior parte degli italiani, si sentono così. E diciamolo, noi non siamo liberi. Non sono libera quando affermo che l’angoscia si diffonde; non siamo liberi quando non possiamo acquistare i beni necessari perché non abbiamo danaro; non siamo liberi quando facciamo fatica ad arrivare a fine mese. Non siamo liberi perché non abbiamo dignità. Abbiamo perso la nostra identità e stiamo soccombendo.
Siamo poveri, sempre più poveri nell’anima e con le tasche vuote. I lorsignori non sono poveri…possono sprecare. I lorsignori sono diseredati nell’anima, ma ciò non ci stupisce. Noi lo sappiamo e non siamo liberi di esprimerci. Ci hanno incatenato nelle fauci dell’omertà, dell’ignavia e della pigrizia. Pasolini scriveva che “l’uomo si libera dalla repressione solo se gli emarginati si ribellano….” e noi siamo crollati nella polvere. Non siamo più liberi. Non più.
30 novembre 2013 a 21:23
Io non sono molto convinto che “i lorsignori non immaginano che sono aumentati i reietti”.
Ho il sospetto che non solo lo immaginino e anzi lo sappiano benissimo, ma che addirittura sia questo il piano, il progetto.
Perfidia d’animo?
O semplicemente il desiderio di arricchirsi ulteriormente delle classi dirigenti a danno delle moltitudini, ora che non è più tempo di crescita, e quindi non ce n’è per tutti, e perciò bisogna che molti stringano la cinghia perché pochi continuino a rimpinguarsi?
Non credo, penso che sia veramente e propriamente un progetto economico.
Ampi strati di popolazione nell’indigenza, nella povertà, nella disperazione significa costo del lavoro sempre più basso.
Disperati che accettano di lavorare per quattro soldi, senza garanzie, senza tutele, a tempo determinato.
E’ la risposta che tacitamente la classe dirigente ha scelto alle sfide del mercato globale, ad un mondo che premia i produttori peggiori, quelli che pagano pochissimo i lavoratori e inondano il mondo con i loro prodotti.
Perché con questi produttori che sfruttano forza lavoro a basso costo, che vive ai limiti, e spesso sotto i limiti, della schiavitù, si fanno ottimi affari, ci si guadagna molto, bene, e subito.
Se questi disperati, reietti, nuovi schiavi del terzo millennio non stanno nei “terzi mondi” del pianeta ma a casa nostra, è molto più comodo e facile produrre, no? Diminuiscono anche le spese di trasporto, ulteriori margini di guadagno…
1 dicembre 2013 a 11:28
Quoto per intero il tuo discorso. E’ come se mi avessi rubato le parole! Stavo per scrivere qualcosa del genere. E’ da tempo immemore che vado dicendo che non esiste colpa per quello che stanno facendo lassù nella “cabina di comando”. E’ dolo! Perchè si tratta di comportamento lucido, idee già prefissate e azioni preterintenzionali. Lo stanno facendo perchè è quello che vogliono fare.
Mi permetto di aggiungere un’ultima cosa: non è del tutto vero che il problema della situazione attuale siano i lorsignori. Il problema risiede nella psiche di chi continua a dare il consenso a lorsignori. Che è cosa ben diversa. Ecco perchè non riusciamo a scrollarceli di dosso. L’altra sera ho visto il simpatico siparietto tra i tre contendenti per lo scranno supremo del PD. Alla fine, ma questa è una mia valutazione del tutto personale, non ho capito perchè impegnare tutto questo tempo, questa diretta, per tre personaggi che alla fine non hanno detto NULLA di quello che avrebbero intenzione di fare. Mi sono accostato a quella trasmissione con pregiudizio, lo ammetto. Alla fine me ne sono sbarazzato girando canale con la consapevolezza che il mio pregiudizio è fondato: questa gente non ha nulla dentra. Alludo sia al cuore che al cervello. Eppure, verranno votati, scelti, e messi nelle condizioni di fare danni.
1 dicembre 2013 a 15:34
Giovanni, concordo. “Queste persone verranno votate e messe nelle condizioni di fare danni”. E’ cosi…….