Il bel Paese dorme. I suoi abitanti vogliono solo un sonno ristoratore: vedo tanti sorridere; vedo che la disoccupazione non esiste; vedo il benessere economico; vedo che siamo accarezzati dalla brezza marina; vedo che arriviamo con lo stipendio a fine mese. So sognare, so raccontare momenti belli che tutti noi viviamo. Ma è vero? No, è la mia fantasia fervida. Noi facciamo finta che tutto vada bene. E’ questa la nostra debolezza perché siamo degli attori su un palcoscenico inventato. Siamo delle pedine che scivolano come sassi che la montagna fa scivolare, siamo come marionette sospese nell’aria, siamo degli ominidi su un tappeto volante…Siamo o scherziamo sulle nostre vite? Desidero anche io dare un addio a questa vita insulsa, desidero andare via lontano, in una dimensione sconosciuta. Non è una sconfitta, ma la morte non mi spaventa. Io la signora triste, che mi voleva, l’ho conosciuta nel 2007. Ma la mia debolezza….è che amo la vita. Amo disperatamente, mordacemente, la vita. Ogni mattina, ringrazio di essere viva. Abbagnano scriveva che “le ore scorrono e si amano…” ed io amo le ore di un tempo che vivo.
Rosa Mannetta
30 gennaio 2014 a 09:25
Bellissima testimonianza!
Grazie!