Carla abita ad Avellino. Un mattino, al risveglio, si mise a guardare l’orizzonte. Lei pensò: “La mia vita in questa provincia della Campania, mi sta logorando. Vorrei, desidero migliorarla. Che Faccio?”. Le balenò per la mente di sfruttare i suoi studi appesi al chiodo, ormai arrugginito. Lei aveva una laurea in scienze umane….ma era una laurea inutile. E’ questo che oggi fa rabbrividire i giovani, laureati e non. Continuo a raccontare di Carla. Carla fece una richiesta di aprire un asilo privato a casa. Richiesta accolta e realizzata, lei iniziò a vedere “qualche cambiamento”. I bimbi le davano una ragione diversa…Ma un mattino, lei nell’accoglienza dei piccoli, venne minacciata con un coltello. Un uomo col volto coperto, voleva del danaro. La vita, in quegli attimi è preziosa. E lei consegnò ciò che aveva. L’aggressore prima di sparire: “Non ti libererai di me”. E fu così. Lo squillo continuo del cellulare, i sospiri dello sconosciuto le rendevano i giorni un inferno. E fece la scelta. Andò via di notte, in un nuovo posto. Basta, lei abbandonò definitivamente, Avellino. Ho raccontato sinteticamente quello che avviene ad una giovane donna in una città di provincia. E ciò che ho detto, può succedere anche ad un ragazzo, se preso di mira da una ragazza che…..lo tallona!!!! Questi sono gli esempi di comportamenti “cattivi”, comportamenti che annullano la vita. Saremo capaci di eliminarli? Si, se lo vogliamo. Seneca scriveva che “se vivi ogni momento e lo utilizzi, la vita si vive…” e sento che informare è vivere.
Rosa Mannetta
3 gennaio 2014
Cultura e Società