Bersani sta male, ha avuto un aneurisma e c’è la gara di solidarietà e vicinanza umana. Schumacher ha avuto un incidente, molto grave, a causa del quale non si sa come ne uscirà, se ne uscirà, e sotto l’ospedale in cui è ricoverato crescono i gruppetti di tifosi che pregano alla stessa maniera di come si faceva per Giovanni Paolo II, quindi solidarietà e vicinanza umana. In questi casi, collegamenti e sale di conferenza stampa improvvisate nei locali ospedalieri con tanto di bollettini medici contornati da ansie, timori e batticuore.
Questo tipo di atteggiamento stride fortemente con l’altro atteggiamento riservato a coloro i quali da qualche anno ormai (centinaia di persone, non ho l’elenco preciso ma più o meno tanti dovrebbero essere) hanno perso il lavoro e si sono messi un cappio al collo, oppure si sono dati fuoco, oppure molti altri ancora lo hanno tentato ma non sono stati abbastanza decisi. Non parliamo degli incidenti sul lavoro che da decenni è una delle prime voci nella speciale classifica dei decessi degli italiani.
Morti per mancanza di lavoro o per lavoro senza sicurezza. Qui, in queste speciali statistiche e relative macabre classifiche, non ci trovi ne i politici nè gli sportivi di successo.
Per questi quattro stronzi che si ammazzano perchè il futuro e la speranza è stata loro tolta, nessuna gara di solidarietà, nessuna vicinanza umana nè un solo commento da parte di politici, uomini e donne sotto i riflettori, persone delle “istituzioni”, i tanti idioti e le innumerevoli baldracche varie idolatrati e riveriti. Niente. Nisba. Nada de nada.
In questo schifo di posto, se qualcuno si ammazza per la disperazione (voluta e ponderata), l’unico spazio per la solidarietà e la vicinanza umana è quel freddo necrologio del Tg1 (o altri suoi surrogati), così, tanto per spezzare la monotonia del loro palinsesto, tra una riflessione politica e l’altra, tra le tante stucchevoli reclame di Mollica, un morto suicida ti completa la mezzora spezzando il ritmo dell’informazione e ti senti anche posto con la coscienza. Altro che conferenze stampa e bollettini medici e assembramenti di giornalisti e fotografi.
In fondo, questi ultimi fanno il loro lavoro. Cioè dare spazio e visibilità a chi non ne ha mai abbastanza. Perchè ? Cosa vi credevate facessero i giornalisti ?
Evviva la Befana!
7 gennaio 2014 a 02:47
Sono rimasta meravigliata dalla solidariet che stata data a queste due persone, sia da parte dei politici sia da parte di tifosi o amici. Per mi domando con molto fervore ed anche rabbia: Dove erano queste persone quando un farmacista di 39 anni con due bambini piccoli si impiccato perch non riusciva pi ad andare avanti a causa di tutte le tasse che lo stavano costringendo a chiudere?,oppure dov erano queste persone quando dei commercianti dopo anni di sacrifici, di fame, hanno chiuso ed hanno preso la decisione di uccidersi?.La solidariet su Bersani la capisco per la malattia, sul corridore la capisco, ma questa una solidariet alquanto fasulla e spiego il perch: Bersani ha la possibilit di andare avanti i soldi non gli mancano di certo per curarsi ed i medici i bollettini li faranno sempre, per il corridore la stessa cosa, ma finora io non ho visto nessun medico fare un bollettino per i pazienti che hanno avuto la stessa cosa, dato che non si chiamano Bersani, hanno avuto anche un incidente sulla neve come il corridore, vi sono stati anche bambini che hanno avuto incidenti sulla neve ma nessuno ha mai fatto bollettini su questi pazienti.Almeno io non ne ho visti ne sentiti. Fare una tale casciara per un emorragia cerebrale ed un incidente mi sembra assurdo, mi dispiace per loro perch passeranno un p di tempo in ospedale, ma non certo trattati come le persone comuni che per fare un intervento aspettano mesi o se si lamentano perch stanno male vengono pure rimproverati perch disturbano, a loro questo non lo faranno, perch uno politico e l’altro un corridore ma sempre persone comuni sono e quindi tutta questa farsa sotto l’ospedale la possono evitare ed i bollettini si possono fare alla famiglia non al telegiornale perch questo non un evento mediatico e neanche logico farlo, i medici pensino a curare i pazienti e non a fare sala stampa. E veramente vergognoso tutto ci
7 gennaio 2014 a 10:16
Infatti! E’ una forma di solidarietà che sa di piaggeria e leccaculismo, perchè in ogni caso stiamo parlando di persone/personaggi che hanno ingenti somme di denaro che hanno accumulato in anni di carriere, sia sportiva che politica, e che per tale motivo non avranno mai lo stesso (talvolta insufficiente) trattamento da parte di equipe mediche varie. Probabilmente è l’ennesimo messaggio, l’ennesima testimonianza del fatto che il mondo degli umani è diviso in caste, e il denaro è il lasciapassare per oltrepassare il confine dell’indigenza sociale e arrivare la dove tutto è possibile. E visto che il denaro è l’unità di misura dell’importanza delle persone da qualche secolo a questa parte, tutti in fila ad osannare. Ma, una tale forma di sudditanza verso il riccone/potente di turno mi fa pensare che il giornalismo, oltre che di politicamente di parte (e quindi non è più giornalismo ma propaganda) è anche una cloaca di gente con la puzza sotto il naso (e quindi diventa ….buh? Cos’è ?). Perchè un povero disgraziato parcheggiato per ore nel corridoio di un ospedale in attesa di 3 min. di attenzione da parte dei medici non può mai darti gli stessi riscontri e le stesse soddisfazioni di chi invece ha il portafogli gonfio e un gossipparo sempre alle calcagna!
16 gennaio 2014 a 12:38
E’ un articolo incisivo, vero….e coinvolgente. Complimenti, Giovanni.
16 gennaio 2014 a 16:03
Grazie Rosa, sempre gentile! 🙂