Continuo a pensarla allo stesso modo. Anzi: dopo quanto accaduto ieri nelle sezioni di tutta italia, dove molti voti hanno assunto la capacità moltiplicativa dei più famosi pesci e pani di divina memoria, sono ancora più persuaso che questo sia in effetti il luogo dei sogni (non sto parlando dell’Old Trafford!!), dove tutto … ma proprio TUTTO è possibile. Carissimi, qui, qualcuno non ce la racconta giusta, e cioè:
1) Quando gli italioti rispondono ai sondaggi (e quindi quando poi si infilano nella cabina elettorale);
2) Il Ministero degli Interni quando monitora il voto durante lo spoglio e poi ci “mostra” i risultati;
3) Quando ci dicono che siamo in realtà un grande paese.
Che ve lo dico a fare ? Propendo per la seconda, come molti sanno. Tra l’altro, ad avvalorare la mia “tesi” ci sta il fatto che queste marachellate è possibile farle quando l’astensionismo è molto alto, cioè quale migliore occasione di mettere le mani su qualcosa nella quale la maggior parte delle persone latita e rifiuta quindi di metterci le proprie (quelle lecite).
Lo so, mi sento ridicolo, quasi quasi mi sento come il tifoso dell’inter che piange e grida al ladro perchè gli viene più facile accettare psicologicamente di tifare per una squadra indeguata e – quindi – perdente.
Però, a differenza di questa particolare tipologia di tifoso, resto sportivo, rimango con i piedi per terra e non invoco una “calciopoli” per dimostrare ai “rubentini” che avevo ragione, ma ripongo la mia speranza nella giustizia divina , cioè l’ultimo grado di giudizio prima della fine. A meno che la fine sia proprio questa.
C’era molto in ballo in queste insignificanti e insulse elezioni europee, molto più di quanto il messaggio politico ufficiale facesse trapelare. Già, insulse e insignificanti. Il momento giusto per colpire è quando tutti ritengono che non ne valga la pena, quando si abbassa la guardia (leggete Sun Tzu). Buon appetito gente, godetevi gli 80 eurini e festeggiate il vostro benefattore. E che il buon Dio vi abbia in gloria. Perchè, ancora una volta, il miracolo italiano c’è stato.
P.S. Sta cosa non la sapevano nemmeno quelli del PD, ma pensa te che sopresona!
26 maggio 2014 a 13:31
Strano popolo, quello italiano.
Ho già esternato il mio pensiero in merito a questa tornata di elezioni europee, ma mi fa piacere ribadirlo anche qui. Il risultato elettorale italiano nell’ambito delle europee è la rappresentazione plastica di un masochista il quale rivolgendosi al suo fustigatore dice: “picchiami, picchiami ma non farmi vedere le stelle”. Il fustigatore dal suo canto, incappuccia il masochista e rincara la dose. L’unica fregatura in tutto ciò è che le dovrò prendere anch’io per colpa della “maggioranza”.
Un vivo e sentito ringraziamento a tutti gli assenteisti
Filomeno Cafagna
26 maggio 2014 a 13:39
Quoto il tuo pensiero. E ti dirò di più, è stato il mio (lo è ancora) ed è quello che pensano moltissime persone sempre più esterrefatte e spiazzate. In effetti il rapporto tra la cittadinanza/elettorato italiota e le false istituzioni che lo governano appare sempre più nitidamente come il rapporto sadomaso tra lo schiavo e la padrona, vestita di tutto punto, in pelle, borchiata e con il frustino in mano. Per tutti coloro che non hanno intenzione di fare i cani ci sarebbero al massimo 2 soluzioni possibili:
1) La rivolta armata;
2) L’esodo in altri paese dove la civiltà raggiunge quanto meno una percentuale degna di nota.
Sulla prima credo poco, non tanto per l’ignavia di chi la dovrebbe proporre, quanto invece per la solerzia degli amici NATO (USA in primis) che accorrerebbero in “aiuto” in un nanosecondo.
La seconda soluzione, ancora una volta (come la storia ci insegna) è il miglior antidoto per una vita d’inferno. Fatta eccezione in ogni caso per coloro i quali ci sguazzano. E a giudicare dai risultati del voto lo sguazzo è imponente.
E questo è quanto.
Cordialità