Momenti di autentica follia a Bruxelles. Ennesimo smacco alle nostre istituzioni e alla nostra cultura a causa di un’ennesima decisione sconcertante che coinvolge anche le tabelline!
Voci di corridoio da Bruxelles lasciano trapelare notizie inquietanti sull’ennesimo diktat che si vorrebbe imporre al fisco italiano. La parola d’ordine chiaramente è risparmiare, su tutto. Sopratutto sui numeri. Si, avete letto bene. Sembra infatti che esista uno studio appositamente commissionato dalla Commissione (scusate il giro di parole) e costato anche parecchi milioni di Euro, secondo il quale nella tabellina dell’1 dovrebbe scomparire il 2. Infatti la Commissione starebbe studiando un sostituto di questo ingombrante e costosissimo numero che naturalmente in Italia diverrebbe (se utilizzato) anche sostituto d’imposta.
Ma cerchiamo di capire lo scenario che si presenterebbe. Ad esempio alle elementari i bimbi non direbbero più “…1, 2, 3, 4,…” ecc. ecc., ma piuttosto diranno: “…1, un altro, 3, 4 , 5…” ecc. ecc.
Fin qui quello che finora sarebbe solo un possibile scenario futuro. Vediamo le reazioni.
L’accademia della Crusca, ha già presentato formale protesta per il fatto che mettere dei lemmi al posto di numeri sarebbe umiliante e spregiativo per la lingua italiana. Infatti, quell’insulso “un altro” al posto del “2” a molti esponenti della cultura italiana (ma anche dello spettacolo) non va affatto a genio. Secondo alcuni studiosi questo sarebbe l’ennesimo attacco a una lingua già provata da quelle decine e decine di innesti anglofoni che da anni ne stanno minando l’autenticità e il valore storico e culturale.
Una reazione esagerata ? Sarà. Ma al momento sembra che il 2 verrà tolto solo dalla tebellina dell’1, anche perchè se si dovesse decidere di toglierlo ad es. anche dalla tabellina del 2, che come è noto ai più comicia proprio con il 2, non si saprebbe effettivamente come cominciare quella tabellina creando – de facto – una impasse dalla quale sarrebbe arduo tirarsi fuori e una situazione piuttosto imbarazzante per i nostri maestri. Ma la Commissione Europea, nella sua proverbiale prontezza, ha varato un nuovo piano di finanziamenti per commissionare un altro studio di fattibilità. Il mondo accademico, in particolar modo degli studiosi di matematica, i docenti di fisica, da Zichichi a Odifreddi è in subbuglio e sembra che anche Ettore Majorana sia ricomparso dopo oltre 76 anni di volontario esilio per difendere il 2. Ciò nonostante, non ha voluto spiegare dove fosse finito per tutto questo tempo.
E la politica ? Il mondo della politica grida indignata allo scandalo, anche se alcuni esponenti del principale partito di governo ritengono questa più un’occasione che una condanna e dal canto loro rispondono che se una simile svolta epocale dovesse essere richiesta dall’Europa, noi dovremmo senza dubbio adeguarci.
Anche le associazioni femministe sono sul piede di guerra, perchè a quanto pare in quel … “un altro” senza apostrofo di chiara accezione maschile non tiene conto dell’accezione e della sensibilità al femminile. “Ci hanno escluso, come al solito, maschilisti retrogradi, arroganti e insensibili pensano sempre e solo con quello che hanno tra le gambe. Ma noi faremo mettere un apostrofo in quel “un altro“, potete giurarci, se si rinuncerà al 2 (che d’altronde è sempre stato maschile, fin dalla comparsa dei primi numeri) è giunto il momento che si dia spazio ad …”un’altra“.”
Ma a ben vedere, nelle tabelline dei tedeschi, dei bimbi francesi o di quelli inglesi, il famigerato e costosissimo 2 sembra sia ancora presente, vivo e vegeto. E sembra pure che non dia disturbo a nessuno.
“Chissà perchè solo a noi tolgono i numeri dalle tabelline per sostituirli con parole indefinite e senza senso…” è quanto si sente dagli ambienti complottisti.
Il Presidente della Repubblica, informato su queste che sembrano molto più che semplici indiscrezioni, non ha rilasciato dichiarazioni. Ma da ambienti istituzionali vicini al Quirinale si intuisce un certo disagio da parte del primo cittadino italiano che, come sapete, ultimamente è già abbastanza stanco e provato e sarebbe pure in odore di dimissioni.
Palazzo Chigi, nel frattempo, ha diffuso in una nota la posizione ufficiale del premier Renzi. “Questa cosa non passerà, andrò direttamente a Bruxelles e parlerò con Juncker. Sarebbe una beffa, dopo tutti i sacrifici che gli italiani hanno fatto perché ci hanno assicurato che l’Europa necessitava di quei sacrifici per il bene comune, ora ci vogliono pure togliere il 2 dalla tabellina. Ma non esiste!! Farò ciò che devo, da italiano, andrò lì e mi farò valere. E non ci andrò con il cappello in mano”.
Capito ? Qualunque sia il destino delle nostre tabelline, L’Europa è avvisata. L’Italia non rinuncerà sicuramente a ciò che gli sta più a cuore, come la salute mentale dei propri scolaretti.
11 novembre 2014
Cultura e Società