Il libro “Un’occasione unica” è una riscoperta del tempo che trascorre. Il tempo secondo E. Paci, “corre come il vento che scuote le rondini”. Nessuno vuole porre attenzione al tempo odierno, a come i giorni vanno e non si possono inseguire. Il tempo sembra inaccessibile per alcuni e per altri, è un lento rintocco di un orologio abbandonato in una chiesa sepolta, dalla vegetazione di un bosco. Un bosco inesplorato. Un bosco che sembra inaccessibile. Così, la vita, potrebbe presentarsi: “inaccessibile”. Il segreto è nel prendere consapevolezza. Prendere sembra un termine esacerbante. Al contrario, “prendere”, significa la presa di qualcosa e, quindi, ci si rende conto di come prendere l’indirizzo del corso della vita. La protagonista, Lavinia, riesce a compiere quel viaggio che la condurrà verso l’occasione unica, che il fato le ha regalato. E poi, incanta nella narrazione, la descrizione di due mondi contrapposti, quello occidentale e quello medio-orientale. Mondi che hanno molto in comune. Mondi che risultano sconosciuti: i pregiudizi prevalgono e non chiariscono i principi che sono equivalenti. Del resto, ogni mondo è vita e ogni vita, è un mondo. Un modo variegato dove le culture si incontrano. In fondo è storia culturale, superare gli orizzonti che i vari organismi nazionali, educano da quando si è fanciulli. La trama di questo libro è da scoprire. E’ da leggere. Scrive l’autrice che “un’occasione unica viene una sola volta….e se ne va senza dire nulla…”. Le occasioni della vita sono uniche. Bisogna solo vivere.
Rosa Mannetta
18 marzo 2015
Cultura e Società