Chi si ammala di cancro è sempre solo. Solo ovunque. Solo nell’anima. Solo in una stanza. Solo con la chemioterapia. Solo con la radioterapia. Potrà avere familiari, amici, vicino a sé….ma sarà sempre distrutto dentro. Non si può dire che dopo il cancro, la vita sia stupenda. Non occorre dare false informazioni. Si può affermare che chi riesce a sopportare le cure, ha la fortuna di rivedere il sole giallo, le nuvole come in una cartolina stampata nell’anima, con l’arcobaleno che colora le cicatrici. Rivedere un prato fiorito dopo una guerra combattuta casa per casa. Rivedere il mare e contemplare l’orizzonte da meditare. Rivedere un treno che si desidera prendere per non ritornare mai più nella sofferenza. Ecco ci si riprende una vita. Una vita in cui tutto è diverso. Una vita in cui le sfumature sono vivide come i tuffi in un mare placido. Chi supera il re Cancro, deve essere trattato come un vincitore, come un condottiero. E dovrebbe avere rispetto ed affetto. Rispetto ed affetto, parole incomprensibili. Parole che sono, ormai, inutili. Michel Serres scrive: “L’uomo è da scoprire. La vita è una certezza per i giovani…”. Scopriremo cosa fare? Noi non abbiamo ancora scoperto nulla. Abbiamo sottovalutato il nuovo terrore. Il nuovo cancro: i terroristi che hanno dichiarato l’odio verso l’occidente. E tra il cancro-malattia, il cancro-terrorismo, il cancro-di chi maltratta coloro che convivono con la malattia, non si sa quale sia il cancro peggiore.
Rosa Mannetta
25 marzo 2015 a 13:17
Sul discorso della solitudine che si vive in ogni caso hai perfettamente ragione. Ma l’uomo è sempre stato solo, sempre e comunque. E paradossalmente la senti di più quando sei in mezzo alle persone. Viviamo tempi di trasformazione e di involuzione atropologica. Infatti, la mancanza atavica di empatia (spesso e più gravemente dai familiari stessi) ci rende sempre più simili a ectoplasmi che vagano insensatamente per questo mondo.
25 marzo 2015 a 21:32
Grazie del tuo commento.
26 marzo 2015 a 21:49
Prego, non c’è di che
25 marzo 2015 a 21:41
Hai proprio ragione.
26 marzo 2015 a 23:39
ho letto l’articolo su fb da un’amica malata e anche io operata al seno trovo le tue parole giuste e vere, mi sono permessa di condividerlo sul sito cancro al seno…insieme possiamo sconfiggerlo anche le parole aiutano. Grazie
27 marzo 2015 a 20:34
Fai pure Ella. Va bene.