Oggi la festa del Primo maggio. Un tripudio di bandiere e sul palco, un complesso musicale, costituito da ragazzi di colore, si è esibito. Bella, la musica. Bello, il ritmo. Tra la folla, incontro i miei alunni stranieri. Ho detto: “Che ci fate qua?”. Hamed mi ha risposto: “Sono venuti con i cappellini, le bandiere e con gli autobus. Oggi ci fanno viaggiare in autobus”. Vi dico che ogni giorno, i miei alunni stranieri, vengono a piedi da paesi che distano anche due ore di cammino. Le organizzazioni sindacali, oggi, hanno messo a disposizione gli autobus. Gli altri giorni, questi ragazzi, non possono avere il biglietto dell’autobus, per raggiungere la scuola, in città. Il primo maggio sono stati strumentalizzati, da un sindacato di categoria nazionale. Se dico quale sia….rischio. E ripeto che “Non siamo liberi”. J. Roth scriveva che “la libertà non si può definire…è una grandezza”. Noi non siamo “LIBERI”.
Rosa Mannetta
1 maggio 2015 a 22:18
@ Rosa Mannetta <<>>
Che, proprio chi scrive di “Libertà”, sia omertoso, non è certo un buon esempio per quelli che tu, giustamente, additi come criminali !!!!!
…..già annaspiamo nel buio dell’ignoranza e del menefreghismo, cerchiamo almeno di non inquinare l’idea di *LIBERTA’* !!!!!!!
….. e come te, chi ti scrive, non gode di ottima salute !!!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂
1 maggio 2015 a 22:20
TUE PAROLE:
Se dico quale sia….rischio. E ripeto che “Non siamo liberi”.