Il libro di poesie di Gennaro Iannarone incanta. E’ preferibile leggerlo con pacatezza, con lenta riflessione. E’ presto detto il motivo. Il titolo,”Vivere balenando in burrasca”, rappresenta la vita come un bagliore intermittente, vivido, diffuso. Un bagliore immesso nella tempesta, in una tempesta dilaniata dal vento, un turbine vorticoso tra impeto e pace, dolore e gioia. La vita è un’alternanza di attimi intensi…come una successione di eventi piacevoli e non. L’autore scrive: “Folle è il mio desiderio…..quasi costante di annular la notte, come per non morire….”, la solida illusione di aver sconfitto la notte, anche in un solo istante. I valori della sacralità della legge diventano intensi come “ogni testo sacro e giusto al posto giusto”. Nel “Meriggio Pensoso”, la figura di Anna si compone come “in un battito d’ala spezzata da un colpo del destino che continua un volo radente”, la quotidianità che la stessa Anna, vivrà con il poeta. Gli occhi di Anna “versano bontà” e l’autore ha “potuto ricomporre la sua vita”. Le poesie delineano un percorso di vita reale e struggente. J. Renoir scriveva: “Ho lavorato con persone che mi amano”. Nel libro l’autore descrive le persone che lo hanno amato.
Rosa Mannetta
16 luglio 2015
Cultura e Società