Heather è una mamma di 35 anni. Lei non potrà crescere la sua Brianna. Nel mese di aprile del 2013, le fu diagnosticato un cancro al seno. Lei vive nel Wisconsin, negli Stati Uniti. Oggi, è una malata terminale. E prima di morire, ha pensato di scrivere delle lettere alla sua bambina. Tante lettere per ogni periodo importante, di Brianna, che ha 4 anni. Ha fatto cicli e cicli di chemioterapia: il cancro ha vinto. Lei morirà. Lei non guarderà più il sole. Non vedrà gli occhi della figlioletta. Non si specchierà in quegli occhi. Non sgriderà la figlia se…metterà un rossetto “rosso”. Non si preoccuperà se farà tardi la sera. Non saprà mai se il primo ragazzino, la farà piangere. Non vedrà mai il giorno del diploma o della laurea. Non vedrà la prima minigonna di Brianna. Lei non la vedrà mai più. Ha la possibilità di salutarla, oggi, con dignità. Potrà seguirla con la serie di lettere. E di sicuro, le dirà che la vita è bella. Heather non ha il gene del cancro. E’ venuto il cancro. E’ venuto e basta. E’ venuto per ucciderla. In Italia, la ricerca è andata avanti. Il ministro Lorenzin ha voluto i tagli alla sanità. Questo ministro vuole risparmiare sulla salute dei cittadini. La nefandezza non ha limiti…Pasolini scriveva che “l’Italia è un corpo morto”. E noi abbiamo i “morti” al potere.
Rosa Mannetta
29 luglio 2015
Cultura e Società