Il concorso Internazionale “Il canto delle Muse”, ha avuto un successo notevole: alle varie sezioni del concorso, hanno partecipato vari autori. Autori provenienti dalla Spagna, dalla Russia, dagli Stati Uniti e dal Canada. La sezione riguardante il tema libero, ha riscosso interesse in quanto ogni autore si è espresso, in modo immediato e spontaneo: la donna, il ricordo di un genitore, il male di vivere, la società problematica, la delinquenza, la guerra, l’ingiustizia, l’intima sofferenza. Saper enucleare il proprio “io”, è una capacità che si acquista con l’impegno nel tempo. Il talento va approfondito. E’ naturale, poi, affermare che la poesia sia un modo di rievocare l’anima, sia il linguaggio che tocca i sentimenti. La sezione in “vernacolo”, si avvicina al gergo, alla quotidianità, nell’uso dell’istinto spontaneo e ha avuto molte adesioni. L’organizzatrice, Luciana Esposito, con questa prima edizione, ha voluto ricordare il padre Emilio Esposito, un poeta, autodidatta e di grande valore storico. La storia, insegna che la memoria va integrata in modo attivo. E come tracciava Tucidide: “La storia si ripete…”, noi la ripetiamo con il ricordo costruttivo.
Rosa Mannetta
6 marzo 2016
Cultura e Società