Il ministro Giannini ha scritto: “Sono rimasta colpita come madre, da quanto accaduto a Livorno, Isernia e Legnano. Chiamerò le famiglie escluse”. I fatti: tre ragazzi sono rimasti esclusi dalla gita della loro classe perché affetti da autismo. Di solito, i bambini autistici hanno diritto all’indennità di accompagnamento, anche dai tre o quattro anni, da quando viene effettuata la diagnosi. Ci sono vari gradi di autismo: un autismo grave, meno grave o in via di miglioramento. Una delle forme moderate di autismo, è la Sindrome di Asperger. L’autismo è curabile se si segue il protocollo “Defeat Autism Now!”. Se si segue. Torniamo a noi. I ragazzini in questione sono autistici e supponiamo che usufruiscano di una indennità di accompagnamento. Sicuramente è così. La questione, diventa semplice: i genitori di ognuno, potevano utilizzare un accompagnatore, in quanto i ragazzi ne hanno diritto. I compagni di scuola della ragazzina autistica non devono essere demonizzati. Non avevano l’obbligo di “dormire” con la ragazzina. E se questa ragazzina avesse sofferto di una forma grave di autismo e se fosse stata aggressiva?…Se…E se di notte, la compagna che avrebbe dormito con lei, fosse stata aggredita? E se fosse successo qualcosa di grave? La responsabilità sarebbe stata dei docenti. Non dimentichiamo: la responsabilità è dei docenti. Non definiamo “mostri” i ragazzini, compagni di scuola della ragazzina. Noi siamo solidali con i genitori. Solidarietà alla ragazzina e comprensione per i compagni di scuola. L’autismo si può curare e dipende dai casi: il caso grave e meno grave. Dipende. Non dobbiamo ergere l’olocausto ai docenti. R. Dawkins scrive: “Far bene senza farsi notare”. Dovremo diventare più umani.
Rosa Mannetta
18 aprile 2016
Cultura e Società