Ciao, ti chiedo perdono se …non sono stata presente; ti chiedo perdono per qualche piccolo litigio; ti chiedo perdono se poi, l’ambizione mi ha travolto; ti chiedo perdono, ma il cancro ha fatto la sua parte. Ti chiedo perdono se ho lottato per vivere. Ti chiedo perdono se poi ho avuto l’assillo dei controlli. Perdono, perdono, invoco il perdono. Avrei…potuto!!!! Mi sono alzata. Ringrazio l’alba di questo nuovo giorno. Ringrazio, ci sono, esisto. Sento di chiedere perdono. Forse ci vuole emozione. Sento di scrivere. Ho sentito la tua voce. Di colpo mi sento tranquilla. Dal “Giugno 2015”, è stato fondamentale, rialzarsi. E’ stato fondamentale riprendersi. Bisognava ricostruirsi. E quando si sta per raggiungere la meta…succede che il declino arriva. Raggiungerai la luce, piano, piano. Non sono pronta a questo momento. Pensavo che ci sarebbe stato ancora tempo. Ma il tempo non lo decidiamo noi. Il tempo passa. Ho l’obiettivo del “Giugno 2015” e spero di avere tempo per te. Lo spero. Che dire? Una vita va…e un’altra dovrà avere felici orizzonti. Due frontiere opposte. Due affetti simili e compenetranti. Perdonami. Ti ho sempre pensato. Ti avrò sempre nel cuore, ovunque sarai. Ovunque andrai. Ci sarai sempre per me. A. Gatto scriveva: “Questo vago accordo di memorie..”.
Rosa Mannetta
2 giugno 2016
Cultura e Società