Cara Cassandra, la “Cloaca Maxima”, rispetto a te, è un luogo ameno, riservato alla villeggiatura.
Mi hai lasciato un ricordo favoloso!!! Non mi hai comunicato dettagli importanti. I dettagli caratterizzano un lavoro di squadra. Ma tu non sai cosa possa essere una squadra!!!
Non lo saprai mai….La tua pochezza è venuta fuori, senza che io discutessi. Ho taciuto. Ho sempre taciuto. Senza che io abbia compiuto cenni, hai dimostrato con le tue azioni, quanto sei bassa, nel cuore. Hai un cuore dilaniato dalla solitudine. Sei rimasta sola. Il deserto ti avvolge. Il deserto, anche se porterai la piccola al mare. Il deserto anche se uscirai con l’amica che ti è rimasta. L’amica che non sa quanto tu parli male della figlioletta. Dici sempre che è grassa, che deve dimagrire. E’ una bambina di 9 anni. Una bambina che è bella e brava. Una bambina che vuole diventare un medico di MEDICI SENZA FRONTIERE. E’ una bambina che non è obesa, è seguita da una nutrizionista e ha un fisico sano ed armonioso. Cattiva. Cattiva. Cattiva. Sei pericolosa: potresti far ammalare questa bambina di anoressia. Sei una fogna. Ti auguro di finire preda dei roditori nelle fogne. Simone Weil scriveva: “Il mondo è quello che è, ma possiamo cambiarlo”. Tu, Cassandra, sei il mondo che rimarrà stagnante in acque putride. Ricorda, “Pensare Liberi”, seguirà le tue vicende di “mezza femmina”, piccola, piccola. Ricorda, ho un mezzo potente: “Pensare Liberi”.
Rosa Mannetta
20 luglio 2016
Cultura e Società