Agosto è il mese delle vacanze. Da noi, da Nord a Sud è il mese per la corsa sfrenata alle vacanze. I vacanzieri partono. Qualcuno sta per partire, qualcuno è già partito, qualcuno non partirà. E poi, l’incubo del terrorismo, la paura di attentati magari davanti ad una chiesa, in una chiesa. La paura che il nostro patrimonio storico possa essere obiettivo di assalti con armi “fai da te”. La paura di diventare ostaggi in una pizzeria, in un supermercato, in un bar, in un qualsiasi locale. La paura inconscia assale. Nessuno la evidenzia, ma c’è. Esiste anche la povertà. Non tutti mangiano come si dovrebbe. Mi racconta Teresa: “Io lavoro alla giornata. Mi chiamano per qualche lavoro a ore e posso fare la spesa. Ho anche un marito, ma non mi passa i soldi per condurre la famiglia. Lui, il caro marito, lavora in un ufficio statale. E’ un uomo colto ed è laureato in Architettura. La sua cultura è inutile: è un uomo egoista. Io ho una laurea in Scienze Politiche nel cassetto. Non mi è servita per trovare un qualsiasi lavoro. Ripeto, faccio anche la badante, quando mi chiamano”. Questa è quella povertà nascosta che regna, in qualche famiglia. Teresa ha anche due figli. Due figli che studiano in un liceo classico. I figli hanno il necessario. Lei, no. Lei se lo deve procurare. Onore al professionista-architetto, che lavora come funzionario “statale”!!! Come è esemplare questo impiegato “statale”, di uno stato, non Stato!!! Pasolini scriveva: “Sono caduti dei modelli di comportamento…”. Il problema è che i giovani dormono, gli Italiani sono indifferenti. Ci vedremo dopo le vacanze….
Rosa Mannetta
2 agosto 2016
Cultura e Società