Francesca Iazzetta è una scrittrice esordiente. Ho letto il suo libro. E’ interessante. Deve essere letto, perché riguarda la donna, la donna come essere nella quotidianità, nella storia di vita. L’autrice scrive: “Basta preghiere per chi non ama…basta cercare di spiegare..”, evidente il dolore verso chi non comprenderà mai il senso dell’affetto puro, inteso in tutte le sue accezioni. E poi, la storia di Maria che “giorno dopo giorno ricominciò, quindi, a riacquistare la fiducia in sé”, un racconto struggente in cui la protagonista si rianima dopo un’esperienza crudele di vita. Leggere la storia di Anna, mi ha frantumato. Francesca la descrive: “Ha il cancro eppure non è arrabbiata, anzi ha una luce negli occhi che infonde pace, sorride a tutti come se li conoscesse da sempre..”, parole decise e incantevoli, strazianti e poetiche. Poesia è anche la mescolanza di stati d’animo, di parole che scavano il mondo interiore del lettore. Poesia è seguire lo spirito vitale del sentire in senso ampio. Inoltre, l’autrice svela qualcosa: “Amare ….attimi intensi vissuti dal cuore….Vorresti fermare quel tempo”; svela la ragione di vita di tutti noi. Svela che se potessimo fermare il tempo o lo stesso tempo, saremmo felici. E siamo felici lo stesso, perché viviamo il tempo. Seneca scriveva: “Ci appartiene il presente, il tempo presente. Avrai in pugno il presente”. E’ un messaggio eloquente. E’ la nostra vita.
Rosa Mannetta
5 gennaio 2017 a 20:40
L’ha ribloggato su Giusy Carofiglio.