Ho letto il libro dell’autrice Stefania Chiappalupi, edito dalla MReditori di Giovanna Ragusa. E’ un libro avvincente tra la guerra che divide le persone, due giovani coniugi e la famiglia che avevano creato. E’ la descrizione del dramma della seconda guerra mondiale in Italia. E’ uno spaccato sull’entrata in guerra dell’Italia, proclamata da Mussolini. Lo stesso Mussolini è visto, da Caterina, la protagonista, come “un pessimo statista che condurrà l’Italia nella catastrofe”. Caterina è stata educata dal padre a non occuparsi di politica. Alessandro, il marito ammira il duce ed è fiero delle decisioni politiche di quest’ultimo. Alessandro sarà dislocato a Cefalonia e vivrà la tragedia della Divisione Acqui. Ed ecco che con realtà cruda, la scrittrice Stefania, descrive come avvengono i bombardamenti nelle varie città italiane, la sofferenza per la mancanza di cibo, la vita difficile e precaria di tutti gli italiani. E’ da leggere. Si comprende quella che è la vita, durante una guerra. Giuseppe Ungaretti scriveva: “Buttato vicino ad un compagno massacrato…”, nella poesia “Veglia”. E’ un monito per la guerra e la follia della guerra, il libro della scrittrice Stefania Chiappalupi.
Rosa Mannetta
23 marzo 2017
Cultura e Società