L’autore Antonio D’Anna ha scritto: “Un vulcano di pensieri”. Il nostro autore scrive: “Si annida tremendo nelle abitazioni , negli uffici, nelle scuole. Invisibile. Silente…arreca dolore. Tumore. Se inalato. Il Radon è radioattivo…..lo Stato lo sa e ignora…” ed è evidente la sua denuncia; si desume un forte messaggio di informazione. Un forte messaggio che giunge immediato. Tutti sanno e ignorano. Si fa finta di ignorare. Il nostro Paese ignora. I valori esistono, ma è come se non esistessero. Fa riflettere questa condizione! Nella lirica: “Non fermarti”, il nostro scrive: “Una delusione diventa un’occasione. Per ripartire. Per rinsavire…”. Leggo il libro e noto la situazione storica di un Paese che ha rallentato il futuro dei giovani. I giovani vivono con una speranza macabra. Una speranza per avere un futuro che è difficile da realizzare! Ci si impegna, poi, si vedrà. Il nostro autore denuncia e non si arrende. Trova sempre ulteriori cose da fare. Non si ferma…E’ triste affermare che non ci si ferma mai. E’ triste avere la consapevolezza che per un futuro diverso, forse occorre andare via dai luoghi di origine. Andare via. E’ grave andare via. Ricominciare altrove. Elio Vittorini scriveva: “So che sono tornato a casa…io scrivo perché scrivo…”. Andare via o tornare, sono condizioni di una vita rubata in un Paese che tradisce i suoi cittadini.
Rosa Mannetta
10 giugno 2017
Cultura e Società