E’ successo ad Avellino. Un parroco ha calpestato il significato della regola dettata da San Francesco. Questi i fatti: un collega giornalista si è recato in una Chiesa e ha chiesto delle informazioni al parroco. Il parroco non ha accolto il giornalista. In che senso? Il parroco ha cacciato via dalla Chiesa il giornalista e lo ha anche minacciato in modo serio. Il giornalista ha detto: “Padre, lei non mi può cacciare via dalla Casa del Signore. Quello che sta facendo, è gravissimo”. La regola francescana è retta dai principi di Fraternità, Umiltà e Povertà. Inoltre, contempla anche l’accoglienza. Tutti devono essere accolti. San Francesco sapeva che l’uomo ha bisogno della gioia e i suoi frati dovevano sollevare i cuori degli uomini. La gioia era nella preghiera e nella povertà. E oggi, è gioia nella preghiera e nella povertà, o meglio, dovrebbe essere così. Dovrebbe. Il parroco francescano, non segue San Francesco. Arthur Rimbaud scriveva: “I poveri…umiliati come cani bastonati…”. Il giornalista è stato umiliato dal parroco. Questa non è la Chiesa. Questa è la Chiesa “privata” del parroco.
Rosa Mannetta
30 agosto 2017
Cultura e Società