Cronaca di una nascita, della morte e del morire
Scesero da lontane latitudini
e giunsero fino a te
sulla tua mano,
ad imbrigliarne il ricamo
paziente
che declinava l’amore
sul tuo corredo di sposa
che profumava ancora
di lavanda
raccolta in nastrini di raso
a ingemmare come
primavera
gli angoli del tuo sguardo.
Stesero il loro velo
sul tuo petto
intrappolando come in una morsa
il tuo respiro.
E raggelò sul cuore
l’ultimo sguardo
alla tua nuova luce;
tremolante fiammella
appena nata.
Cadde
sopra ogni cosa
una patina di calce
forse non era calce…
Era una falce di tagli netti ai polsi
e alle caviglie.
Ora che si sollevano le rondini
danzano il loro canto di
bellezza
per te sorella amica
di un’infanzia
cucita sulle pieghe dei miei
giorni
tra risate, gelati e corse in
bicicletta.
Piange e non sa perché
la tua bambina
che sarà donna
senza la sua mamma.
Francesca Falco
28 maggio 2019
Cultura e Società