La serata dei “100 poeti contro il razzismo e la xenofobia che si è svolta il 4 luglio a Cetara ha rappresentato un forte richiamo verso il senso della Storia. Un senso della Storia perché il fenomeno dell’emigrazione non si può fermare: i popoli da sempre sono fluttuanti, sono alla ricerca di nuove risorse. E se pensiamo alle “invasioni barbariche” che a partire dal 166 al 476 d.C. si trasformarono da saccheggi devastanti a migrazioni di intere popolazioni, che dovremmo aggiungere? E’ il senso della Storia che prevale. E con il patrocinio del comune di Cetara, con la collaborazione di MReditori, dell’editrice, la dottoressa Giovanna Ragusa e con la Proloco di Cetara, l’evento è proseguito con l’assegnazione del “Premio in Pace 2019”, a Medici Senza Frontiere. La serata è stata condotta da Alfonso Bottone, direttore organizzativo. In particolare, la Poesia è stata efficace per diffondere il messaggio di accoglienza verso i popoli che cercano nuove prospettive. Cetara, in questa rassegna ha raccolto i poeti del mare, il mare che suggerisce esplorazioni dell’anima, che inonda il cuore di versi che fanno riflettere le coscienze. In fondo, la POESIA è inondazione delle coscienze. Inge Müller scriveva: “E ho visto i silenzio….”. E noi usciremo dal silenzio….
Rosa Mannetta
5 luglio 2019
Cultura e Società