E’ una sera d’estate….la sera d’estate in cui i sentimenti fluiscono come onde rifrangenti contro uno scoglio che attende istanti di ricordi. I ricordi sono una ricchezza raccolti in uno scrigno. E sono da custodire gelosamente. Si ritorna con la mente a quando da piccoli, i giochi erano semplici….bastava un po’ di fantasia ed eravamo dei pirati che assalivano un galeone di una maestà britannica, delle dame di corte con ventagli e maschere di pizzo….navigavamo con la fantasia. Non erano i tempi di internet e dei videogiochi. Erano i tempi sereni in cui gli amici erano amici veri. Erano i tempi in cui le famiglie erano casa. Si era a casa….a raccontare un problema e poi con un sorriso, spariva il problema. Un gelato era un regalo di valore. Oggi un gelato è solo un gelato. Oggi si chiudono i porti alle persone che scappano dalla guerra. Oggi si chiude la porta e non si apre mai. Non si aprirà mai. Si dice “no”. Solo “no”. Nadia Campana scriveva: “Noi, la lunga pianura immaginaria….”. E noi immagineremo una distesa infinita….
E tu dirai
che non senti nulla.
E tu andrai via
da qui.
Non tornerai mai
più.
Il tuo posto
è altrove.
Hai dato.
Non darai più.
Tu vai
la strada
è
là….
Rosa Mannetta
13 luglio 2019
Cultura e Società