Ho messo del tempo per scrivere qualcosa sul Coronavirus. A mio avviso, stiamo vivendo una emergenza sanitaria come “una sindrome influenzale da Coronavirus”. Tecnicamente è una normale influenza. La virologa Ilaria Capua afferma: “Questa infezione provoca nella maggioranza dei casi, sintomi molto lievi e solo in pochi casi, con patologie intercorrenti e con situazioni particolari, provoca effetti gravi. Esattamente come ogni normale influenza”. Queste le parole della virologa. E cosa penso io di tutto ciò? Io sono stata a guardare i vari telegiornali, i vari post sui social, i link dei vari network su facebook e su twitter e sono rimasta attonita: il bombardamento mediatico mi ricorda “1984”, il romanzo di fantapolitica di George Orwell. In questi giorni si assiste alla guerra di tutti contro tutti, alla propaganda dell’odio, ai toni accesi. Ora è il momento della riflessione. E’ il momento della avvedutezza e della responsabilità. Abbiamo il dovere di fare la nostra parte: siamo un popolo e siamo una nazione. Abbiamo il dovere di essere solidali con i contagiati, con i medici e gli operatori sanitari che si impegnano fino in fondo. Abbiamo il dovere di credere nel nostro sistema sanitario nazionale. George Orwell scriveva: “Il mondo pareva freddo….nessun oggetto sembrava rimandare il colore…..”. Dobbiamo uscire dal panico. Il mondo non è freddo.
Rosa Mannetta
24 febbraio 2020
Cultura e Società