Il Covid19 ha causato una nuova povertà. Sono andata in un supermercato giorni fa: ho visto persone che andavano a rovistare tra le cassette di frutta destinata nella raccolta differenziata dell’umido. I nuovi poveri sono oltre un milione. I nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto per mangiare. Le restrizioni hanno contenuto il contagio, ma hanno anche causato la perdita di opportunità di lavoro occasionale e no: i piccoli commercianti hanno chiuso. Non tutti hanno i risparmi. E in fila per l’indennità Covid19, ci sono anche 353 notai. La serrata generale ha reso tutti bisognosi? Pure i notai? Non solo loro. Più della metà degli avvocati ha chiesto il bonus di 600 euro. Si dice che la crisi Covid abbia colpito i più deboli. Non è chiaro chi siano i deboli. Il mondo di bar e ristoranti è stato travolto dal virus. Forse, parecchi non riapriranno più. La nostra economia è debole. Serve una svolta. Ma quale? Una ricostruzione civile e sociale, per creare fiducia? Non basta. Noi abbiamo lo storico debito pubblico che incombe come un tiranno fantasma. Il sistema Italia sarà in grado di affrontare l’emergenza non finita di coloro che si ammalano, di coloro che non hanno nulla per mangiare, di coloro che studiano per poi non sapere cosa fare? L’ipotesi di aumentare il carico fiscale non è proponibile. Corre la storia. Corre il debito pubblico. Avanza. Il nostro Paese non corre. Amelia Rosselli scriveva: “Il mondo è vedovo se non vivo”. Viviamo lo stesso. Lo so. Ma come?
Rosa Mannetta
24 maggio 2020
Cultura e Società