La Didattica a Distanza è stata avviata in un momento di grande emergenza. La più grande emergenza sanitaria che il nostro Paese ha dovuto affrontare, ci ha messo a dura prova. Dal 10 marzo 2020, l’Italia è diventata zona rossa. In pochi giorni, ogni scuola si è dovuta attrezzare per realizzare una straordinaria novità: un cambiamento operativo in una classe virtuale a distanza. Sono stata la prima, nel mio ambito, a formare una classe intera e virtuale, su una piattaforma inserita nel registro elettronico. Mi sono adoperata in tal senso in quanto sono di carattere, aperta ad ogni attività tecnologica e no, ad ogni sapere e “fare” da introdurre nella didattica operativa. E poi, quando si inizia, l’impegno coinvolge. Dovrebbe coinvolgere. Non sempre accade. In tutta Italia, ci siamo riusciti a interagire con gli alunni. Tutto ciò ha richiesto l’impegno di tutti. Ribadisco, in tutta Italia. Nessuno può riconoscere il grande lavoro che si svolge, che si sta svolgendo. Nessuno di noi voleva stare a casa. Il Covid 19, lo ha imposto. Allen Ginsberg scriveva: “Cosa vuoi da me America?”. Ed io dico: “Cosa volete dai docenti e da me che stiamo lavorando in un periodo critico?”.
Rosa Mannetta
1 giugno 2020
Cultura e Società