Il Nostro Ciro ha scritto un libro interessante. Affascina. Perché? Il nostro autore scrive: “Ci allontaniamo dal passato che vediamo scorrere nei ricordi, come fluido di qualcosa che sta sciogliendo le sue forme, per chi sa quale ricomposizione sperata. Attendiamo il divenire come debole ansia che vorremmo si concretizzasse con la certezza del sole che dovrà rinascere domani e in tanti altri domani ancora….”. Il “Viaggio nell’anima” è il viaggio nell’esistenza umana: è un rievocare l’esperienza di Aristotele, il pensiero filosofico come una sorta di bagaglio da considerare nella vita e per la vita. Il significato della vita incarna un processo evolutivo che si compie nella riflessione filosofica, nell’arte e nella poesia. E’ una riscoperta dell’intima essenza e dell’altro “io”. E’ il mistero della vita che scorre per i canali della conoscenza del pensiero e della sua tassonomia. Il dualismo tra l’intero e l’infinito, rispecchia la condizione tragica dell’uomo, tra l’essere e il non essere. E riscoprire la riflessione tra soggettività e spiritualità, pone l’uomo a rivedere la sua consapevolezza su tutto ciò che lo circonda. Tiziano Terzani scriveva: “Nessuno può pensare di portarsi a casa un’alba o un tramonto”. E’ così. E’ tragicamente vero.
Rosa Mannetta
31 luglio 2020
Cultura e Società